Asisium: il lato poco conosciuto di Assisi

Assisi è una città dal valore storico-artistico inestimabile, oltre ad essere la culla della spiritualità per i fedeli di tutto il mondo, ha anche un lato più nascosto e poco conosciuto che riguarda l’origine della città. In epoca romana era chiamata Asisium ed era famosa per le sue acque, sorgenti termali alle quali accedevano principalmente le ricche famiglie di nobili come testimoniano i resti di due domus romane, ancora ben conservate.

La Domus di Properzio, casa del poeta Properzio che conserva ancora affreschi e pavimenti in marmo di pregio assoluto e la Domus del Larario di età imperiale grande 400mq, con ambienti decorati e pavimenti in tessere di mosaico bianche e nere della pietra calcare locale.

Passeggiando per la città è possibile osservare anche i resti di altri importanti edifici, come l’Anfiteatro romano, Tempio di Minerva, il circo, il torrione funerario e le cisterne.

  • L’Anfiteatro fu costruito agli inizi del I secolo d.C grazie ai fondi di una certa Petronia, come indicato su una lapide. Ha un’ampiezza di 6.900 mq e ad oggi si è conservato solo il 10% del totale. Al suo interno avvenivano battaglie tra gladiatori e tra gladiatori ed animali, le Venationes. Sono presenti frammenti di varia grandezza come, pilastri, corridoi anulari, gradinate, cunei, archi e volte, alcuni di questi elementi sono inglobati all’interno di un resort di lusso ad Assisi ricavato nell’ex monastero di Santa Caterina, precisamente nella spa, nella quale si è cercato di accorpare questi resti romani alla restante architettura, con un sapiente progetto di restauro.
  • Il Mausoleo anch’esso del I sec. d.C, venne fatto costruire per conservare i resti del fratello di Petronia, colei che finanziò la costruzione dell’anfiteatro. Venne costruito in una zona più isolata della città, quella adibita a cimitero e non molto distante dalla zona degli spettacoli. Del Mausoleo non resta molto, solo un rudere in calcestruzzo con qualche concio (blocco di pietra) e la camera a volta nella parte bassa.
  • La Cisterna di San Rufino si trova all’interno della cripta dell’omonima Cattedrale. Costruita tra il III e II secolo, funge da base per il grande campanile. Alla sommità dell’arco d’ingresso, è ancora visibile l’iscrizione relativa alla sua costruzione da parte dei magistrati della città.
  • Tempio di Minerva. L’unico edificio di epoca romana ad Assisi completamente integro ed oggi Chiesa di Santa Maria Sopra Minerva. Sorge nella piazza del comune, quindi facilmente raggiungibile. Oltre la facciata con le sue sei splendide colonne corinzie, sono ben conservate anche le pareti laterali, ma visibili solo dall’esterno. La bellezza di questo tempio fu apprezzata anche dal poeta Goethe che, nel suo viaggio in Umbria nell’Ottobre del 1786, giungendo di fronte al tempio disse: “Finalmente giungemmo alla città veramente antica ed, ecco, davanti ai miei occhi, quell’illustre monumento, il primo completo monumento dell’antichità che io contemplavo”.

Qui vi abbiamo parlato solo di alcuni degli edifici meglio conservati di origine romana, ma passeggiando per Assisi molti angoli sono testimonianza di un passato nascosto sotto le vestigia medievali.

Un passato di ricchi mercanti con ville sontuose, che erano soliti trascorrere il loro tempo libero tra le terme e i combattimenti nell’anfiteatro, una città che visse a lungo nella prosperità sotto il dominio romano.

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