I semilavorati possono essere prodotti con vari metalli preziosi: il più utilizzato è l’oro

Sei appassionato di semilavorati in oro? Non perderti questo articolo e le tutte le informazioni utili presenti, continua a leggere!

L’oro è da sempre il più noto dei metalli nobili, è duttile e morbido e quindi deve essere legato ad altri metalli per essere più resistente.

Una sua grande e significativa caratteristica è quella di essere inalterabile nei riguardi di sviluppi chimico-fisico legati a fenomeni di corrosione o a qualsiasi alterazione nel corso degli anni e anche dei secoli, è per questo che è anche adoperato anche nel settore odontoiatrico, ma rimane sempre il vero simbolo delle ricchezze indeteriorabili che si rivaluta con il trascorrere del tempo.

L’unità di riferimento dell’oro

L’unità di riferimento per l’oro, così come per tutti gli altri metalli preziosi, è il titolo che deve esprimersi in millesimi.

Il carato invece rappresenta il rapporto tra un’oncia d’oro e il numero fisso 24; l’oncia d’oro rappresenta l’unità di misura che si caratterizza in fase di mercato e corrispondente a un valore di 28,35 grammi.

La classificazione riguardo ai carati che è in vigore riguardo all’oro è in ordine crescente 9-12-14-16-22-24, in Italia la grandissima parte di gioielli e monili sono realizzati con oro a 18 carati; i ventiquattro carati, secondo la definizione che abbiamo dati corrisponde un titolo di purezza di 999,99 millesimi cioè una totalità aurea quasi totale e che si riscontra nei lingotti e in rarissime monete.

Il processo di lavorazione dell’oro e la sua trasformazione in prodotto finito prevede molteplici passaggi essenziali per slegarlo e separarlo da altri metalli per poter essere infine purificato.

Infatti l’oro quando viene estratto dalla roccia entro cui è incastonato non si presenta puro è legato con altri metalli come il rame oppure lo zinco e addirittura il platino.

Si rende perciò indispensabile sottoporlo ad una sequenza di processi per ottenerne la purificazione.

Quali sono i processi?

Uno di questi processi è chiamato “affinazione” che è proprio l’operazione di separazione dagli altri metalli.

Vi è da rimarcare che questi processi risultano enormemente inquinanti e pericolosi per gli operatori che li eseguono, basti pensare che per una nello d’oro del peso di pochi grammi genera circa tre tonnellate di rifiuti.

Per la lavorazione dell’oro sono adoperate delle sostanze chimiche molto nocive come il mercurio, il cianuro, il piombo e il cadmio.

Questa lavorazione può disperdere nell’ambiente molti elementi tossici e pertanto le misure di salvaguardia sono un impegno costante delle aziende di estrazione e di lavorazione e affinamento del nobile metallo, che si adoperano costantemente nella ricerca di migliorie per minimizzare i rischi per lavoratori e ambiente che i processi che si susseguono fino al raggiungimento della purezza dell’oro comportano.

Una volta raggiunta la purezza dell’oro e legato con altri metalli come zinco, rame o argento per renderlo più resistente, viene lavorato, una delle branche che è fondamentale per la creazione di oggetti preziosi sono le aziende che si occupano dei semilavorati, un’azienda con esperienza pluriennale in questo settore è la Joker preziosi S.n.c. con sede in Civitella in Val di Chiana (AR)- Via Romana 1, che si occupa della lavorazione di metalli preziosi e soprattutto di produzione di semilavorati in oro, argento,  ottone e bronzo.

Produce i semilavorati che vanno sotto il nome di tessuti, catene a macchina, semilavorati in oro, tubogas, palline, tubo profilato, calza, catene speciali, prodotti in filo, bigiotteria.

L’azienda dispone di un variegato assortimento tessuti (maglie) in oro, argento, acciaio ed ottone.

La produzione spazia quindi dai semplici tessuti con sezione circolare nelle loro scalature, a tessuti di tipologia cosiddetta “milanese”, a quelli con disegno, diamantati o sagomati.

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