L’argento: il minerale raffinato per l’argenteria da tavola e non solo

Firenze, indiscutibilmente una tra le città d’arte più belle d’Italia, tra le sue innumerevoli meraviglie annovera anche una raffinatissima arte argentiera.

Per il turista, ma anche per le persone del posto che non ne hanno ancora avuto occasione, immancabile è la visita del Museo degli Argenti, rinominato in seguito Tesoro dei Granduchi.

Palazzo Pitti

Il Museo è situato al piano terra e al mezzanino di Palazzo Pitti, in quello che era l’appartamento estivo della famiglia Medici e ne conserva il tesoro, una collezione che vanta un gran numero di cristalli, avori, cammei, gioielli, porcellana cinesi e giapponesi, miniature di ritratti, oreficeria contemporanea e, ovviamente, argenti.

Questi ultimi provengono dal lussureggiante “Tesoro di Salisburgo” cioè dalle collezioni dei vescovi di Salisburgo che Ferdinando III di Lorena portò a Firenze.

Tuttavia, gli argenti più spettacolari che possono essere ammirati a Firenze non sono certo importati, ma nascono proprio nel cuore della città, come è accaduto nel passato e continua ad avvenire anche oggi.

La bellezza di Firenze

Firenze gode di una bellezza che pare essere il frutto di un sortilegio, e questo è in buona parte dovuto alla genialità e alla maestria degli orafi e degli argentieri fiorentini, che nel fondere, cesellare, incastonare, incidere, decorare, forgiare e rifinire i metalli preziosi, ovvero oro, bronzo e argento, hanno trovato la massima espressione della concezione unitaria delle arti.

Basta pensare alle opere di Lorenzo Ghiberti, Benvenuto Cellini e Andrea Pisano, alla croce del Pollaiolo, alle porte del Battistero per capire l’importanza dell’arte orafa e argentiera nel contesto più generale delle arti pittoriche e architettoniche nel Rinascimento.

Le corti del Cinquecento di tutta l’Europa hanno apprezzato le creazioni degli argentieri e degli orafi delle Officine Granducali e di Ponte Vecchio.

Ancora oggi queste radicate tradizioni si mostrano con vigore nei laboratori e nelle botteghe dei vicoli dell’Oltrarno, ammaliando turisti e appassionati.

Non c’è niente di meglio di avventurarsi a piedi tra le stradine del centro storico per scoprire queste lucenti meraviglie.

Gli oggetti in argento

Se parliamo di argenteria, ci riferiamo a una serie piuttosto variegata di oggetti realizzati in argento, solitamente con estrema maestria e raffinato gusto, per abbellire i contesti domestici, come candelabri, orologi, vasi e cornici, ma anche le chiese, ed entriamo allora nel capitolo dell’argenteria religiosa, con coppe sacre, icone religiose, crocefissi e rosari.

Tra l’argenteria domestica un posto d’onore è ricoperto dall’argenteria da tavola: zuppiere, piatti, candelieri per la tavola, vassoi, posate, salsiere, le seicentesche coppie di bacile e brocca dell’acqua, i servizi da tè.

Deliziosi anche gli oggetti personali in argento: scatolette portapillole a cerniera, scatole con coperchio di varie dimensioni e preposte a vari utilizzi, portasigarette e portafiammiferi, portabiiglietti, vinaigrettes, calamai e boccali.

In ultimo, ma non certo in ordine di importanza e bellezza, i gioielli: collane, anelli, bracciali, medagliette, orecchini, semplicemente d’argento o laccati d’oro o abbinati a coralli e pietre preziose.

Si tratta di oggetti che hanno fatto la storia dell’arte e del costume, ma che ormai godono di una bellezza senza tempo, per cui possono essere riproposti in qualsiasi tipo di arredamento, anche moderno, o di stile della persona, perché ciò che è bello non smette mai di esserlo.

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