Il tirocinio extracurriculare è un’opportunità di formazione e orientamento professionale che consente a chi non ha conseguito la laurea di acquisire esperienza nel mondo del lavoro. A differenza del tirocinio curriculare, che viene svolto durante gli studi universitari, il tirocinio extracurriculare può essere intrapreso anche da chi non ha ancora terminato gli studi.
Il tirocinio extracurriculare si svolge all’interno di aziende del settore che interessa al tirocinante, con l’obiettivo di acquisire conoscenze pratiche. L’ente promotore, come un provveditorato, il centro per l’impiego o altri enti simili, attiva il tirocinio nell’azienda in cui esiste una convenzione che deve corrispondere alle esigenze del tirocinante.
La convenzione specifica i nomi dei tutor che seguiranno il tirocinante, gli orari di lavoro, gli obiettivi finali e tutte le informazioni necessarie. Il periodo di tirocinio può variare in base alle esigenze del tirocinante e dell’azienda ospitante.
I requisiti del tirocinio extracurriculare
Per poter presentare domanda per un tirocinio extracurriculare Umbria, è necessario appartenere a una delle seguenti categorie:
Persone occupate che ricevono un reddito regolare dal loro attuale lavoro. Soggetti disoccupati che hanno completato i percorsi di istruzione superiore secondaria e terziaria.
Lavoratori a rischio di disoccupazione.
Soggetti con disabilità, ai sensi della normativa per il diritto al lavoro dei disabili (articolo 1 comma 1 della legge 12 marzo 1999, n. 68).
Persone che hanno già un lavoro, ma che desiderano una nuova posizione lavorativa.
Soggetti svantaggiati, ai sensi della disciplina delle cooperative sociali (legge 8 novembre 1991, n. 381).
Questi requisiti consentono ai candidati di accedere al tirocinio extracurriculare e di trarre vantaggio dalle opportunità formative e di orientamento offerte dalle aziende del settore per il quale sono interessati a ricevere formazione. Inoltre, il tirocinio extracurriculare rappresenta un’importante possibilità per la fascia di popolazione più giovane di entrare nel mondo del lavoro e di acquisire competenze professionali.
Perché attivare un tirocinio presso le aziende?
I tirocini curriculari sono regolamentati a livello statale, mentre i tirocini extra curriculari sono regolamentati a livello regionale. Nel 2013 è stata definita una “Linea guida” che stabilisce una cifra minima di 300 euro al mese come indennità obbligatoria per gli stagisti extra curriculari, ma queste linee guida non sono vincolanti.
Attivare un tirocinio presso la propria azienda offre numerosi vantaggi, tra cui l’accesso a nuove idee e competenze, la possibilità di valutare potenziali futuri dipendenti e l’opportunità per i giovani di acquisire esperienze lavorative.
La convenzione è un accordo tra il soggetto promotore (ad esempio, un’università o un centro per l’impiego) e il soggetto ospitante (ad esempio, un’azienda o un ente pubblico). Il soggetto promotore è responsabile delle pratiche burocratiche necessarie per attivare il tirocinio, mentre il soggetto ospitante deve fornire un tutor che segua lo stagista.
Il tirocinio deve essere svolto in coerenza con gli obiettivi formativi previsti nel Piano Formativo Individuale (PFI) e gli stagisti non devono sostituire lavoratori subordinati o il personale in malattia, maternità o ferie. In generale, gli stagisti non devono superare il 10% dei dipendenti dell’azienda.
Per attivare un tirocinio è necessario stipulare una convenzione legale tra il soggetto ospitante e il soggetto promotore. Questa convenzione deve seguire gli schemi definiti dalle singole Regioni o Province autonome. Inoltre, per ogni tirocinante, deve essere allegato un PFI, che specifica gli obiettivi formativi, la durata, l’indennità, le garanzie assicurative e le attività previste.
Per garantire che l’esperienza di tirocinio sia soddisfacente per tutte le parti coinvolte, è importante che il progetto sia sottoscritto da tirocinante, soggetto ospitante e soggetto promotore.