Perché scegliere il massetto autolivellante?
Risolvi i problemi in fase di progettazione quando si presentano limiti di quota,
scopri il massetto radiante a basso spessore e potrai realizzare un sistema radiante a pavimento.
Quando un committente esprime la necessità di voler inserire nel suo progetto abitativo un impianto di riscaldamento e/ raffrescamento potrebbe sorgere l’inconveniente di avere uno spessore troppo alto per la realizzazione di un massetto radiante.
In realtà questo problema può essere risolto attraverso l’utilizzo di un massetto radiante a basso spessore.
Entriamo nello specifico e scopriamo di cosa si tratta nel dettaglio.
Scelta del massetto
Il massetto radiante a basso spessore può essere a umido oppure a secco. Nel primo caso stiamo parlando di massetti autolivellanti. Questo tipo di soluzione prevede l’impiego di malte in parte fluide che hanno la capacità di garantire un livellamento con limitato o assente intervento di tipo manuale.
Le basi utilizzate pe il massetto autolivellante possono essere due: anidride (gesso) oppure cementizia. In entrambi i casi il sistema radiante parte da minimo 30 mm escluso il rivestimento.
Perché scegliere l’autolivellante?
Sicuramente questa scelta assicura una posa rapida, ma allo stesso tempo non preclude la possibilità di lavorare su grandi superfici. La leggerezza è un’altra caratteristica preziosa che assicura una buona prestazione di montaggio sopra ad un solaio preesistente che non potrebbe ricevere ulteriori pesi.
Di fondamentale importanza risulta in questo caso la verifica della presenza di umidità che potrebbe creare gravi problemi.
In questo caso è possibile inserire un elemento risolutivo in fase di progettazione e successiva realizzazione. Si tratta della creazione di una barriera di vapore.
Oppure si può pensare ad altro espediente che prevede, dopo un’opportuna valutazione tecnica, la possibilità di applicare un primer epossidico bicomponente il cui effetto è quello di impedire all’umidità di risalire in superficie.
Quando si è alla ricerca di una soluzione i cui effetti siano misurabili in termini di precisione, pulizia ed assenza di problemi di livellazione il massetto autolivellante è davvero una valida soluzione.
Non solo per la posa di piastrelle in ceramica, ma anche laminati, gres porcellanato e ovviamente parquet.
Altri vantaggi da conoscere
Sicuramente la compattezza è un punto forte del massetto autolivellante. Questo garantisce una resistenza meccanica e l’integrità della pavimentazione.
Un’altra caratteristica importante è quella di sapersi adattare in modo veloce alla richiesta di cambiare i gradi della temperatura durante l’arco della giornata. Questo può avvenire grazie allo spessore molto ridotto del massetto autolivellante.
Al contrario questo invece non può avvenire nei sistemi radianti tradizionali perché in questa condizione lo spessore del massetto non favorisce la velocità di variazione della temperatura facendo sì che tutto il sistema risulti lento e poco reattivo.
Alcune considerazioni finali
Nella fase conclusiva di asciugatura è necessario prestare molta attenzione. Quello che potrebbe verificarsi in alcuni casi è un fenomeno che prende il nome di bleeding.
Che cosa significa questo termine? Questo nome è stato dato ad un tipo di fenomeno che può verificarsi nel passaggio finale dell’asciugatura. Quello che potrebbe succedere è che sulla superficie si formi uno strato di polvere.
La presenza di questo elemento sarebbe un ostacolo ad un corretto incollaggio della pavimentazione.
Per questo motivo è di fondamentale importanza eliminare la polvere e trattare tutta la superficie del massetto nel modo più consono attraverso un primer specifico disponibile sul mercato per risolvere questo tipo di situazione.
Rispondi