L’evoluzione dei materiali da costruzione è costante con miglioramento della qualità dei materiale con innovazioni tecniche di rilievo.
La resina a confronto con la ristrutturazione
Una di queste è senza dubbio la continua applicazione della resina che è diventata l’alternativa vincente per bagni e cucine sia di nuova costruzione sia da ristrutturare con piastrelle già in opera.
Infatti capita spesso che con i trasferimenti immobiliari i nuovi proprietari di alloggi desiderano rinnovare i rivestimenti dei servizi igienici e delle pareti, ci si può trovare a dover condividere un rivestimento obsoleto o dal design superato o semplicemente brutto sia in cucina che nei bagni, allora si pone il problema dei lavori edilizi da effettuare, la scelta dei materiali, le demolizioni, le polveri, la presenza degli operai in casa per un relativamente lungo periodo di tempo, la discesa del materiale di risulta ed il suo trasporto e conferimento in discarica, senza dimenticare l’inutilizzabilità del bagno o della cucina, e non ultimo il costo elevato dell’intervento.
Una valida alternativa che supera tutti i passaggi sopra richiamati è quella di rivestire le piastrelle con la stesura di uno strato di resina dello spessore massimo di tre millimetri che copre ogni punto del vecchio rivestimento comprese le fughe tra le piastrelle conferendo alla parete una superficie omogenea e persino personalizzabile con un esercizio di fantasia visti gli innumerevoli colori a disposizione.
Le caratteristiche della resina
L’applicazione delle resine in effetti è una scelta utile a rinnovare le superfici dal punto di vista estetico, della resistenza, della durabilità e dell’impermeabilità e dunque ideale per bagni e cucine oppure per proteggere balconi o terrazze esterne.
La resina è materiale lavabile e resistente, è inattaccabile dalle muffe in quanto idrorepellente e la sua applicazione non interferisce con le altezze degli infissi interni ed esterni in considerazione dello spessore minimo di applicazione.
Identicamente la resina per piastrelle è applicabile sui pavimenti, esclusi quelli in legno, evitando anche in questo caso demolizioni ed opere murarie, su calcestruzzi intonaci cementizi a base di calce ecc.
Le tipologie di resina presenti in commercio
Le resine sono di diverso tipo funzionali alle loro applicazioni, di seguito si riportano quelle di uso corrente:
La “Resina smaltante” è monocomponente ad acqua per pavimenti e rivestimenti interni, la posa avviene su piastrelle in buono stato e mantenendo le fughe, è resistente e facilmente pulibile.
La “Resina a strato sottile” è epossidica bicomponente all’acqua, composta da due parti da miscelare. E’ molto resistente ed indicata per pavimenti e rivestimenti.
La “Resina con effetto spatolato materico” composta da due parti da miscelare, permette di realizzare un effetto materico a spessore. Sovrapponendo mani di colori differenti, si possono realizzare vari effetti decorativi.
Infine esistono le resine di rifinitura e di velatura da applicare sulle resine precedenti.
L’applicazione delle resine deve essere effettuata sempre da personale qualificato che saprà consigliare sulla giusta resina da applicare secondo le richieste della committenza e secondo la necessità del trattamento e in funzione della superficie da trattare.
La resina trasparente è ideale anche solo per recuperare lo strato lucido superficiale delle piastrelle e renderle idrorepellenti, rendere altresì la ceramica resistente senza cambiarne l’aspetto.
L’azienda ARRIGHI E BROGI divisione posa, da molti anni realizza bellissimi rivestimenti e pavimenti in resina con esperienza e garanzia dell’opera d’arte con risultati sempre di prim’ordine grazie ai maestri d’arte di cui si avvale.
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